Rispetto al Movimento 5 Stelle mi sento di ribadire che alcuni punti anche sostanziali dei nostri programmi sono in contatto, soprattutto quando si parla del tema del governo con i cittadini e del decentramento. Al di là della scelta di campo espressa dalla Capozzi, ho ribadito che,proprio sulla questione della partecipazione e del governo con i cittadini, sarà sicuramente possibile collaborare e trovare, in consiglio comunale, una collaborazione fattiva e proficua.
Con Valcic, d’altro canto, è stato un colloquio molto costruttivo, soprattutto quando si è accennato al ruolo della città di Udine e del territorio che rappresenta nel contesto regionale e della necessità di ridefinire il profilo tecnico amministrativo che Udine deve costruirsi nei prossimi anni. La promessa, con lui, è di aggiornarci in ulteriori colloqui.
Infine Bertossi. Da una parte ho cercato di proporre un ragionamento sul ruolo della città a partire dal punto di vista degli udinesi quali siamo lui ed io. Il discorso di Bertossi, però, è apparso troppo sbilanciato sul peso politico dei risultati ottenuti, rispetto a un tema di fondo che riguardi le strategie sulla città. Tant’è che, a fronte di una mia proposta di un assessorato che riguardasse i grandi progetti della città all’interno del quale avrebbe potuto esserci anche il tema della cultura, mi è arrivata una controproposta eccessivamente sbilanciata e non negoziabile che prevedeva l’apparentamento, due assessorati e la delega di vicesindaco.
Una controproposta eccessiva che nega la possibilità di approfondire un piano strategico condiviso su argomenti della città che possono rientrare nell’interesse di entrambi.
Ma il mio ragionamento può rimanere aperto perché su alcuni temi che riguardano la gestione del centro storico, il ruolo della cultura e del turismo in quanto leve di sviluppo per il futuro di Udine, ho sempre notato interessanti punti di contatto che distinguono il progetto del centrodestra dal nostro. A riprova di questa distanza, l’accordo politico sancito con Salmé ha addirittura portato Fontanini a immaginare la riapertura al traffico di via Mercatovecchio, rimangiandosi le cose che aveva detto in campagna elettorale.